Studio architettura Matteo Pandolfo – Ass. AA. VV.

Progetti per il Ponte Molin a Venezia, evento organizz dall'Ass. Architetti Veneziani.

TITOLO EVENTO: V E N E Z I A Q U A L I T À F U T U R O

INDIRIZZO DELL'EVENTO: Santa Croce 938

INFO SULL'EVENTO: Il video sarà visibile a partire dal giorno 30 e 31 Ottobre

DATA DELL'EVENTO: 30 e 31 Ottobre

ORARIO INIZIO: 10:00 | ORARIO FINE: 18:00

VIDEO DELL'EVENTO:

DESCRIZIONE DELL'EVENTO:
Venezia ha bisogno di nuove idee e di nuove politiche urbane per superare una crisi sociale ed economica oramai cronica e senza vere prospettive di superamento. Pandemia e cambiamenti climatici sono lo sfondo su cui lavorare per trovare nuove prospettive e soluzioni a problemi che sembrano irrisolvibili come casa e lavoro, turismo e cittadinanza. Venezia deve tornare ad essere protagonista nella sua epoca, per rigenerare la sua materia, per rivitalizzare la sua società. Gli architetti potranno essere parte di questa nuova visione del futuro. Il mettere insieme e far funzionare l'attivazione dei concorsi di architettura con la creazione istituzionale di un vero Urban Center crediamo possa costituire uno dei punti di ripartenza di una nuova fase di ottimismo e fiducia. Si possono proporre concorsi di architettura per la sistemazione di un marciapiede, per una nuova panchina, per l'ampliamento della stazione ferroviaria, per le nuove fermate del trasporto pubblico, della nuova casa della giustizia, per la rivitalizzazione e restauro degli edifici pubblici dismessi, per dare nuove idee a spazi urbani, per nuove forme di sostenibilità urbana, per nuove forme dell'abitare e del convivere, per nuovi paesaggi urbani, per nuovi contenitori della cultura e dello spettacolo, per nuove modalità di fruizione dell'attrazione turistica. Le piattaforme concorsi web che già esistono dovranno riuscire a rendere ancora più semplice l'organizzazione di un concorso, anche con i suggerimenti degli architetti liberi professionisti fruitori del servizio. Siamo a corto di personale politico e imprenditoriale in grado di attivarsi e credere in un futuro migliore, sicuramente diverso. Anche gli ordini professionali ed in particolare quelli degli architetti sono percepiti, e non a caso, come luoghi degli interessi personali, non certo luoghi di incontro e stimolo per gli iscritti. Dovrebbero essere stabilite regole minime di funzionamento basate su buone pratiche, non limitate da statuti e regolamenti obsoleti. Il mondo deve cambiare e non si può più aspettare. Domani è adesso.