
TITOLO EVENTO: Arte e Architettura a casa Pisani
INDIRIZZO DELL'EVENTO: Via Teatro Romano, Benevento
DATA DELL'EVENTO: 14 Giugno
ORARIO INIZIO: 16:00 | ORARIO FINE: 21:00
LINK ALL'EVENTO COLLETTIVO: https://www.ordinearchitetti.bn.it/
INFORMAZIONI SULL'EVENTO COLLETTIVO: In occasione della manifestazione nazionale OPEN! Studi Aperti 2025, l’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Benevento, oltre a sostenere gli studi che apriranno le proprie sedi al pubblico, promuove un evento collettivo pensato per raccontare, in modo unitario, il valore dell’architettura alla comunità. A Casa Pisani, centro di produzione culturale nel cuore di Benevento, luogo simbolico e suggestivo che ben rappresenta lo spirito dell’iniziativa e la volontà di rafforzare il legame tra architettura, arte e territorio. Sarà un’occasione sia per gli iscritti che per giovani artisti emergenti di condividere progetti, opere, idee e visioni capaci di raccontare un’architettura che rigenera, valorizza, ispira.
DESCRIZIONE DELL'EVENTO: Paesaggezza. Analogamente a quanto sta accadendo nella letteratura e nella poesia, è sempre più avvertita, nella Fotografia, la necessità di aprirsi in modo nuovo alla visione del paesaggio. Si comincia così ad esplorare scenari più o meno vicini, scoprendo man mano che il principale requisito per raccontare lo spazio non è il possesso degli gli occhi o della fotocamera, ma la capacità di entrare in risonanza emotiva con il luogo, di costruire un dialogo con lo stesso. Il dispositivo sensibile acquista così la funzione della bacchetta per il rabdomante: uno strumento capace di rilevare “possibilità” da riprodurre in fotografia. Le escursioni diventano occasioni per esplorare le mutazioni e gli innesti del paesaggio, per rileggere i luoghi fisici e mentali del proprio quotidiano aprendosi alla indeterminatezza, deviando da ogni forma di pensiero discorsivo. Le visioni mentali evocate dagli spazi esplorati svelano apparizioni e trapianti dell’uomo nel suo territorio, cose delle quali non aspiravamo a comprendere il significato ma che di certo possono diventare la misura per immaginare altre possibilità. “La Fotografia esige semplicità”, ci siamo detti. Le storie monumentali non interessano più nessuno. La percezione è una attività quotidiana, è la descrizione della nostra vita e delle nostre storie naturali, quelle che ci commuovono. E la Fotografia esige anche la cancellazione delle categorie morfologiche tradizionali della fotografia stessa (umana, rurale, urbana, naturale) e degli stereotipi dello stupore legati alla modernità: come amava ripetere Luigi Ghirri, il vero stupore è quello generato dal raccontare la vita e i luoghi senza filtri, come se lo si facesse per la prima volta, o con gli occhi di un bambino! Ci piace in questo senso ricordare l’analogia, suggerita da Ghirri stesso, fra la fotografia e una carezza, quella dedicata ai luoghi dimenticati, in cui si passa tutti i giorni senza guardarli. Per l'evento saranno esposte alcune gigantografie su tela, che ho realizzato a Baselice con l'amico fotografo Federico Iadarola, che provano a leggere la trasformazione in atto nel paesaggio delle aree interne, di scovarne il destino. Lo fanno con pudore e delicatezza, forse anche con timidezza, per una certa ritrosia verso l’aggressività e la sopraffazione dell’agire umano quando si rapporta alla natura e al costruito. Sono state scattate avendo negli occhi e nelle orecchie le suggestioni non solo dei grandi visionari della fotografia, ma anche i paesaggi poetici e musicali di De Andrè o Tom Waits, la purezza di Antonello Da Messina, l’irriverenza di Pasolini, l’estetica della carne di Bacon o quella della luce di Caravaggio. Forse sono il frutto di un desiderio di comprensione posto al servizio dell’architettura. Ma non sempre la comprensione è possibile: non sempre il rabdomante riesce a trovare la vena d’acqua, non sempre il fotografo riesce a individuare qualcosa al di là o prima dello sfacelo. Quello del fotografo resta comunque un modo di lasciare un segno, di raccontare ciò che accade e, a modo suo, anche di intervenire.