Architetti: “Open Studi Aperti”, oltre 900 eventi in 90 province
(AGI) – Roma, 22 mag. Per la prima volta, il 24 e il 25 maggio, piu’ di 900 eventi collegati all’architettura in contemporanea in oltre 90 province: sono i numeri della terza edizione di “Open Studi Aperti”, l’iniziativa ideata dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori per “diffondere la cultura architettonica e rinnovare […]
(AGI) – Roma, 22 mag.
Per la prima volta, il 24 e il 25 maggio, piu’ di 900 eventi collegati all’architettura in contemporanea in oltre 90 province: sono i numeri della terza edizione di “Open Studi Aperti”, l’iniziativa ideata dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori per “diffondere la cultura architettonica e rinnovare la sensibilita’ nei confronti dell’ambiente, del paesaggio e dei territori”. Laboratori urbani per reinterpretare e rivisitare gli spazi pubblici; conferenze con bambini, ragazzi e genitori per progettare la “citta’ desiderata”; attivita’ educative per sensibilizzare alla valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico; conferenze sul ruolo e sulla funzione sociale dell’architetto; proiezioni di video e di documentari; performance musicali; conferenze in piazza, visite a palazzi storici. Ed ancora: dibattiti con le comunita’ locali, studi professionali che si trasferiscono in piazza e nelle vie delle citta’ per essere sempre piu’ vicini ai cittadini e per decidere insieme il futuro di aree e parti del tessuto urbano. Per Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale “obiettivo degli Architetti italiani, ribadito con forza dall’VIII Congresso Nazionale, e’ quello di innescare e alimentare con continuita’ un dibattito approfondito su architettura, territori e citta’, attraverso una discussione pubblica, accendendo un faro su una nuova domanda di architettura, intesa come richiesta di cultura, qualita’, trasparenza e legalita’. Ed ‘Open Studi Aperti’ e’ un tassello di questa strategia.
Le scelte politiche inerenti l’architettura e il paesaggio intervengono, infatti, nello sviluppo del Paese in termini di sostenibilita’ ambientale, economica, sociale, culturale; intervengono a contrastare modificazioni climatiche, a favorire la risoluzione di disagi sociali, a sviluppare economie competitive per un miglioramento generale del livello sociale e umano”. “Un inedito per il nostro Paese – sottolinea Alessandra Ferrari, coordinatrice del Dipartimento Promozione della Cultura architettonica e della figura dell’architetto – Per due giorni l’architettura sara’ il tema centrale di dibattiti ed eventi. Questi numeri denotano da parte degli Architetti una grande volonta’ di partecipare: aprire i propri studi, uscire nelle piazze, coinvolgere la comunita’ per essere assieme parte attiva per il miglioramento del mondo in cui viviamo. Per testimoniare, con esempi concreti, che il fine dell’architettura e’ quello di migliorare l’habitat ed il benessere dei cittadini e ribadire che avere uno spazio di vita bello e salubre e’ un diritto di tutti”. Una voce corale quella di Open Studi Aperti, per ribadire il ruolo di protagonista dell’architetto negli interventi che riguardano lo spazio pubblico e privato, la sua responsabilita’ nel dare un contributo decisivo nel risolvere le questioni sociali, economiche e culturali che riguardano le citta’ ed i territori.